Imbarazzante
|
Imbarazzante. Ecco la
parola giusta. A raccontare questa storia ci vuole
coraggio. Io ne
ho. Il Professore di
matematica era seduto davanti al giornalista che lo
intervistava. La testa dell’Asinone
andava su e giù assentendo ma capiva pippe di quello che diceva il
professore. Altro che gli studi
assurdi di quel professore, Mark, il collega giovane della redazione, lo
avevano mandato ad intervistare l’ultima attricetta.
Che culo, lui e
soprattutto la stellina. E lui invece un pomeriggio con quel
matto. Ma, alla fine
dell’intervista, quando erano già sulla porta e ai ringraziamenti, il prof
butta lì per caso: -
Ecco
perché, entro un mese, la produzione del carbone russo scenderà del 3%,
la toxoplasmosi in Salvador salirà del 5,2, gli incidenti di auto in
California aumenteranno del 4% e a Cuba la canna da zucchero scenderà del
2%. Ah, dimenticavo, il Giappone aumenterà del 7% la produzione
ittica.
Quel pazzo palloso, ma che diceva?
Di che parlava? Il giornalista di
solito è un ignorante ma guai a dirglielo e peggio a dimostrarglielo,
diventa cattivo e vendicativo. E allora, per
cattiveria che cosa ti fa lo scribacchino? Scrive tutte le previsioni del
professore, senza spiegare nulla e del resto nulla aveva capito, e lo fa
passare per il chiromante pazzo. Al mattino i colleghi
del professore lessero e scossero la testa. -
Ma
perché ha detto queste cose ? Se l’è cercata. Ma perché ? Ma che si mette
a fare l’indovino ? Finta comprensione e un velato
scherno. Ma il mese passa e,
sorpresa, la produzione del carbone russo scende del 3%, stranamente la
toxoplasmosi nel Salvador sale del 5,2, gli incidenti automobilistici in
California crescono del 4% e la canna da zucchero cubana e la produzione
ittica giapponese rispettano fino ai decimali le previsioni del
professore. Cosa
successe? Rivoluzione,
rivoluzione è la parola che più si avvicina a ciò che accadde in quei
giorni. I giornalisti, i commentatori televisivi, insomma tutti i
nullafacenti lasciarono le loro ballerine e il politico coglione e
corsero dal nuovo chiromante. Davanti a quella
porta, chiusa, c’erano proprio tutti. Ma la porta era chiusa. Dopo ore di
assedio il prof non ne può più, socchiude la porta e tira fuori la
testa. -
E va
bene. Non potete pretendere che vi spieghi come ho fatto a prevedere
quelle cose. Lo capite? Sono cose
complicate…studi lunghi… -
Previsioni, ci faccia altre previsioni…ci dica
del futuro…che succederà… Il professore scosse
la testa, capì di essere nella merda, ci pensò e scosse ancora la testa
ma poi decise che era meglio cedere altrimenti con quella folla folle non
sapeva come sarebbe andato a finire. -
Ecco,
diciamo che la produzione… e che poi l’industria, in due mesi … e poi
ancora lo 0,7 % e il 4,8 % e…ancora…e ancora… e adesso lasciatemi in
pace, per favore. Li riempì di cifre e
di previsioni, le più assurde e strane e quando la folla si rassegnò lui
fece le valigie in fretta e furia e decise che se voleva proseguire i
suoi studi in pace era ora che
cambiasse aria. Due mesi
dopo Due
mesi dopo tutto si avvera, ma proprio tutto e con precisione. Il paese è
in preda ad una curiosità morbosa. Qualcuno lo chiama il nuovo
Nostradamus. Che
vergogna, pensa il professore ma ormai è al sicuro in un istituto di
ricerca che fa di tutto per proteggerlo. I
prof universitari non sono ignoranti come i giornalisti ma anche loro si
chiesero come avesse fatto. Le materie sulle quali aveva profetizzato
erano quelle che più sfuggivano ad ogni ragionevole previsione. Erano il
regno del Caos. Ebbero
in risposta formule, impeccabili e funzionanti ma senza
anima. Il
prof fece sempre meno previsioni, i media lo dimenticarono ma non i suoi
colleghi. Sette
anni dopo, inaspettatamente, viene proposto per il Nobel all’economia e
solo perché la moglie di Nobel non era uno stinco di santo e il premio ai
matematici … ma questa è un’altra storia. Cresce
di nuovo l’interesse per i suoi studi e a furor di popolo viene
meritatamente insignito del premio. Al
momento della consegna tutti aspettano il discorso, aspettano
rivelazioni, spiegazioni. Il
prof non li delude: -
…e
stupisce che nessuno si sia mai accorto che quei dati che distribuivo con
tanta generosità altro non erano che i risultati del campionato di
Baseball. Controllate. Allungò
una risma di fotocopie al valletto che provvide a distribuirle in platea
anzi, fu spintonato e tirato da ogni parte da gente che gli strappava
dalle mani le fotocopie. Era
tutto vero. Il prof aveva stampato nella colonna di sinistra i dati con
le sue previsioni e nella colonna di destra i risultati del campionato di
Baseball di quell’ anno. I valori coincidevano
perfettamente. Ma
come era possibile che gli innings dei Boston avessero lo stesso valore
della toxoplasmosi e come era possibile che i fuoricampo del San
Francisco scendessero e salissero come la produzione del carbone in
Russia ? Come
ci si poteva convincere che gli strike degli Star Home avessero lo stesso
andamento della produzione della canna da zucchero a
Cuba? Voi
cosa ne pensate? Starete
pensando che sono uno scrittore fantasioso ma che adesso non so proprio
come uscirne. Sbagliato. E’ voi che vedo male.
Molto male. Potrei
concludere qui questa storia di fantasia e voi non avreste alcun problema
ma il problema è che questa non è una storia di fantasia.
E’
tutto difficilmente ma autenticamente vero ed è giusto che lo sappiate.
E allora andiamo avanti. Il
prof disse: -
Un
numero può esprimere la produzione di carbone, i punti in classifica di
una squadra di baseball o l’incremento di una malattia, insomma di tutto,
ma ricordatevi che prima di tutto un numero è un numero ed esprime sempre
se stesso. Rispetta
sempre delle leggi matematiche che non cambiano per il
fatto che
quel numero porti conoscenze diverse su vari
fenomeni. E
questi fenomeni fanno parte della grande famiglia degli avvenimenti
caotici… Il caos ha le sue regole. Fermi
tutti. Era
meglio che vi dicevo che era una storia inventata. Ce la cavavamo prima e
più elegantemente. Non vi pare? Ma la matematica del Caos è nata ai primi
degli anni 60’. Osteggiata e derisa all’inizio, ma poi presa da tutti
terribilmente sul serio e oggi anche se pochi lo sanno, non se ne può
fare a meno neppure per le più quotidiane delle azioni come prendere un
autobus o fare la maionese.
A questo punto potete “ glissare “ oppure, punti da curiosità potete
cominciare una splendida e affascinante avventura: cominciare a leggere
qualcosa sul Caos. Se scegliete questa seconda ipotesi vi toccherà fare i
conti con: ·
Mitchell
Feigenbaum ·
Werner
Heisenberg ·
Edward
Lorenz ·
Benoit
Mandelbrot ·
David
Ruelle ·
ed
Altri… Ad
alcuni di loro potrete anche scrivere perché sono viventi. Non sarà una
cosa agevole ma vi assicuro che vi cambierà la vita. ( l’ho fatto
) Io
l’informazione ve l’ho data e l’informazione deve essere libera ma anche
l’ignoranza.
Eltore Elica |
Ne voglio leggere un altro e clicco sull’ombrellone
Brutti pallosi vi clicco e vado via